Intersezioni/Intersections
La storia urbana come luogo di scambio interdisciplinare

Da quando è nata come ambito di studio riconosciuto, la storia urbana si è voluta interdisciplinare. È sulla scia di questa vocazione congenita ma problematica – in un mondo di crescenti specialismi e forti compartimentazioni accademiche – che l’AISU organizza un nuovo ciclo di seminari dottorali dedicati alla città come tema complesso, oggetto di sguardi che avrebbero tutto l’interesse a incrociarsi e interloquire. L’obiettivo è quello di sollecitare il dialogo fra le diverse discipline storiche che si confrontano con la dimensione urbana, aprendo la discussione su temi, risultati, prospettive di ricerche in corso o da poco concluse.

I seminari, organizzati in collaborazione con scuole e corsi di dottorato di varia collocazione disciplinare, seguono lo stesso formato: dopo un’introduzione di carattere metodologico/storiografico, saranno presentate una serie di relazioni selezionate in risposta a call for papers, per concludere la giornata con una tavola rotonda aperta ai soci. Gli incontri si tengono in modalità mista: relatori e partecipanti si riuniscono in presenza, i soci hanno la possibilità di intervenire a distanza. Gli interventi presentati a ciascun seminario saranno pubblicati – previa peer review – in una delle collane dell’AISU.

La città degli storici dell’arte
Napoli, mercoledì 29 maggio 2024

LINK PDF DEL PROGRAMMA

Il seminario si propone di analizzare l’interazione tra storia della città e storia dell’arte in maniera multidimensionale, considerando approcci e scale di indagine diverse sul lungo periodo e nel contesto globale.

Lo studio dell’arte in relazione alla storia urbana può essere inteso sia come indagine su fonti artistiche di vario tipo (mappe, vedute, dipinti, incisioni) utili a comprendere la città nelle sue stratificazioni storiche, sia delle opere d’arte antiche, medievali e moderne e contemporanee che per loro natura sono state concepite o allestite con una dimensione urbana (ad esempio fontane, sculture di dimensione colossale e non), o per essere elementi chiave di “programmi” o di allestimenti effimeri all’interno di processi di auto-rappresentazione. In altri casi le opere d’arte o artefatti possono aver svolto il ruolo di agenti che attivino trasformazioni urbane o essere state utilizzate per enfatizzare l’autorità politica e giuridica di spazi fluidi (come ad esempio Bona di Modena, il leone di Bari) o “dare voce” ai cittadini (il Pasquino di Roma o altri pasquini). Incrociando opere d’arte e i luoghi della città è possibile inoltre portare luce sulla vita politica e amministrativa in spazi formali e informali o riconoscere aspetti della vita nelle strade, come ad esempio affinità e conflitti tra poteri o fazioni diverse.

Call for Papers

È aperto il call for papers per proposte di intervento su qualsiasi argomento ritenuto coerente con le coordinate di cui sopra, in qualsiasi contesto peninsulare, europeo o globale. Nel selezionare le proposte pervenute il comitato scientifico darà tuttavia la precedenza agli studi presentati in chiave comparativa e tali da suscitare interessi di carattere trasversale. Possibili spunti:

  • la rappresentazione della città attraverso mappe, vedute, o modelli come opere autonome o riconoscibili all’interno di opere d’arte più articolate
  • l’uso e/o il ruolo dell’arte nei processi di trasformazione urbana
  • la collocazione strategica di opere o spolia negli spazi pubblici, come piazze, angoli, incroci, ma anche all’esterno di edifici civici e religiosi
  • l’arte come elemento della topografia politica, che conferisce autorità amministrativa e giuridica a determinati luoghi della città o risulta utile a definire una nuova geografia della sfera pubblica
  • l’uso di opere d’arte come elementi della “street life”, così come viene raccontata da fonti iconografiche, ma intesa anche come opere d’arte che testimoniano pratiche legate alla vita quotidiana o amministrativa di una città

Si prenderanno in considerazione anche paper che affronteranno temi quali il ruolo dell’arte nella fragilità del territorio, il patrimonio a rischio, o il concetto di “programma” iconografico o visuale, sempre in relazione alla sfera urbana.

Le proposte dovranno essere inviate al Comitato scientifico per e-mail (segretario@aisuinternational.net) entro il termine ultimo del 25 febbraio 2024, corredate di titolo, breve abstract (max 1000 car.) e curriculum vitae dell’autore (max 1000 car). L’accettazione sarà comunicata entro il 29 febbraio 2024.

iscrizione

La partecipazione ai seminari è riservata ai soci dell’AISU in regola con il pagamento delle quote d’iscrizione.

Scadenze

  • Apertura del call for papers 6 febbraio 2024
  • Chiusura del call for papers 25 febbraio 2024
  • Notifica dell’accettazione delle proposte 29 febbraio 2024

Organizzazione

Bianca de Divitiis, Università di Napoli Federico II
Marco Folin, Università di Genova

Comitato scientifico

Bianca de Divitiis, Università di Napoli Federico II
Alfredo Buccaro, Università di Napoli Federico II
Giovanni Cristina, Università Roma Tre
Cristina Cuneo, Politecnico di Torino
Marco Folin, Università di Genova
Andrea Longhi, Politecnico di Torino
Andrea Maglio, Università di Napoli Federico II
Elena Manzo, Università della Campania Luigi Vanvitelli
Luca Mocarelli, Università di Milano Bicocca
Heleni Porfyriou, CNR-ISPC
Marco Pretelli, Università di Bologna
Massimiliano Savorra, Università di Pavia
Donatella Strangio, Sapienza Università di Roma
Elena Svalduz, Università di Padova
Ines Tolic, Università di Bologna
Stefano Zaggia, Università di Padova