1. La città misurata e quantificata

Marta Calzolari (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Luca Mocarelli (Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Economia, metodi quantitativi e strategie d’impresa), Donatella Strangio (Sapienza Università di Roma, Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza), Guido Zucconi (Università Iuav di Venezia)

La città misurata segna un passaggio epocale da un atteggiamento romantico-impressionistico ad uno sistematico: ora lo sguardo dell’osservatore tende a basarsi sempre più su indagini quantitative che riguardano numerosi aspetti relativi ai centri urbani e al loro funzionamento. La città diventa così campo di studi per medici, economisti, scienziati ed anche per nuovi specialisti come statistici, sociologi, antropologi: questo modo di osservare si riflette non solo nei numeri e nei grafici contenuti nelle inchieste, ma anche nei reportage giornalistici (spesso concepiti come saggi di sociologia), influenzando anche il campo della fiction (il “verismo”) e della fotografia (con i cosiddetti “palombari”).


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– Nascita dei catasti particellari e altri strumenti fiscali

– Inchieste demografiche, economiche, sanitarie, ambientali

– Inchieste sui flussi di mobilità con relativa cartografia tematica

– Ritratti di città tra fotografia e letteratura verista

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2. Percezioni plurali. Soggetti e sguardi imprevisti sulla città

Benedetta Caglioti (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Rachele Dubbini (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici), Francesca Romana Fiano (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici), Orsetta Giolo (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Giurisprudenza)

La percezione è l’atto del prendere coscienza di una realtà considerata esterna attraverso stimoli sensoriali, analizzati e interpretati grazie ad un processo intuitivo, psichico e intellettivo. Si tratta di un fenomeno attivo, sia individuale che collettivo, sospeso tra tenere e formare l’esistente, tra sfera pubblica e privata, tra immaginari e stereotipi, tra complessità e semplificazione, con le conseguenti ricadute in ambito sociale e politico. Il percepire precede l’interpretazione e l’attribuzione di significati e di valori a tutto ciò che compone e determina la città. La molteplicità e varietà degli sguardi, in tal senso, arricchisce di significati l’esito dell’interpretazione, in ragione dell’inclusione del punto di vista di tutti i soggetti e andando oltre la distinzione tra percezioni rilevanti e marginali. La macrosessione si apre a diversi approcci metodologici e coinvolge tanto i temi del diritto, in primo luogo quelli dell’uguaglianza e dell’universalità dei diritti, quanto quelli dell’eredità culturale, ovvero la sua fruizione, l’educazione, l’inclusione e la sostenibilità. Il suo obiettivo è indagare, a partire dalla centralità della percezione, le diverse modalità di interazione e di relazione con la realtà urbana (antica e contemporanea) e le pratiche di soggettivazione o di assoggettamento che nelle città prendono corpo.


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– Percezione e interpretazione: costruzione del valore culturale

– Soggettivazione e assoggettamento nello spazio urbano

– L’universale nella città: inclusione e fruizione culturale

– Diritto alla città, i diritti nella città

– Lo spazio urbano nella prospettiva di genere

– Percezione e memoria

– Mindscapes e realtà virtuale

– Percepire la storia: il rapporto tra patrimonio e comunità

– Immaginari e stereotipi nella città tra complessità e semplificazione

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3. La città delle funzioni

Olimpia Di Biase (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Ludovica Galeazzo (Università degli Studi di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali), Antonello Stella (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura)

La natura funzionale delle città fa riferimento tanto a una dimensione spaziale quanto alle relazioni culturali, politiche, economiche e sociali che vi si possono attivare. In questa macrosessione dovrà emergere la natura polisemica dei processi funzionali legati alla dimensione spaziale della città attraverso l’indagine e la presentazione di casi studio (anche in forma comparativa) in una prospettiva ampia: dalla città storica a quella contemporanea. In particolare, il tema sarà affrontato in un’ottica transdisciplinare, indagando gli aspetti funzionali della città e le relazioni tra infrastruttura e corpo costruito.


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– Le infrastrutture urbane (percorsi funzionali)

– Gli spazi delle funzioni pubbliche (celebrativi, sacri)

– I poli funzionali del sistema urbano (piazza, centro finanziario, commerciale, polo industriale)

– Le città specializzate (città d’arte, universitarie, sacre, turistiche, multifunzionali)

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4. La città come ambiente di vita: pratiche, sentimenti, percezioni della cultura urbana

Andrea Baravelli (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici), Giovanni Cristina (Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo), Marco Folin (Università di Genova, Dipartimento Architettura e Design)

Sin dai tempi antichi la città è stata percepita come un ambiente di vita particolare, distinto dal territorio circostante da una serie di dinamiche, fenomeni, caratteri del tutto specifici. Andare oltre lo sguardo, allora, significa anche cercare di cogliere quel tessuto di relazioni, affetti, percezioni – a volte impalpabili, ma anche assai tangibili – che ogni generazione ha vissuto come tipiche del proprio tempo.


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– Il suono e la città: paesaggi sonori, i luoghi della musica, le voci e il rumore in città

– Tempi e ritmi della vita cittadina: la percezione del mutamento, i luoghi della memoria, il senso del presente e l’orizzonte del futuro

– La riconoscibilità urbana: segnaletiche, confini, punti di riferimento e orientamento in città

– I luoghi e le pratiche dell’abitare: le geografie insediative, gli spazi domestici, le pratiche di vicinato

– La città e le generazioni: topografie e cronologie dello scambio intergenerazionale, le mode, i conflitti fra generazioni

– Le geografie sentimentali: la città e le emozioni, le relazioni familiari, l’affettività dei luoghi

– La costruzione dell’identità cittadina: retoriche dell’appartenenza, forme e pratiche di cittadinanza, meccanismi di inclusione/esclusione, gli spazi della politica e i luoghi della sociabilità urbana

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5. Narrazioni e retoriche della città

Alfredo Alietti (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici), Elena Dorato (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Romeo Farinella (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura)

La relazione città e futuro ha storicamente definito e ridefinito i confini del progresso sociale, economico e culturale dell’umanità. Le città si sono sempre confrontate con idee di futuro in grado di promuovere mutamenti nelle dinamiche politiche e di governo, nelle strutture socio-economiche e nell’ampio campo dei processi culturali e artistici, rappresentando la “società futura” nella sua articolazione e complessità. Se le narrazioni utopiche di città ideali hanno descritto una società fondata sulla razionalità senza apparente connessione spazio-temporale con il presente, le distopie urbane interpretano all’estremo tendenze esistenti dominate da disordine, totalitarismi, alienazione, omologazione e ingiustizia. Ragionare sulle visioni contemporanee di un futuro urbano eco-tecnologico diventa possibile, oggi, solo attraverso l’interazione tra le differenti discipline storiche, urbanistiche, sociali, in grado di trovare nel passato e nel presente plausibili risposte.


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– Potere e città

– Diritti e disuguaglianze

– Giustizia ambientale e spaziale

– Retoriche e sistemi comunicativi

– Etica e tecnica

– Corpi e organismi

– Energia e tecnologia

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6. La città come oggetto di rappresentazioni

Emanuela Garofalo (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Manuela Incerti (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Massimiliano Savorra (Università di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura), Ines Tolic (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento delle Arti)

Con strumenti, tecniche e supporti differenti, da secoli la città è stata rappresentata con e per immagini: prima attraverso mappe, cartografie, dipinti, disegni, stampe, e in seguito anche tramite fotografie, cinema, video, fumetti, videogiochi, dispositivi multimediali diversi. La macrosessione intende dunque la città come soggetto di una specifica produzione di immagini e narrazioni visuali, che – con lo sviluppo di tecnologie sempre più raffinate – vengono diffuse con crescente rapidità e capillarità. Mediante un articolato complesso di sessioni e adottando un approccio multidisciplinare, caratteristico della storia urbana, la macrosesessione si pone l’obiettivo di tornare a riflettere sulla città in rapporto alle sue tante possibili rappresentazioni accogliendo proposte relative a tutti i periodi storici. Collocandosi in equilibrio fra storia e progetto, questa macrosessione si rivolge anche agli studiosi della contemporaneità più attuale, individuando nell’epoca presente paradigmi e problematiche che più raramente vengono affrontati con taglio critico-storiografico. In questi casi, si invitano i proponenti a suggerire, contestualmente ai contenuti della sessione, anche una metodologia di lavoro, articolata attorno a casi studio o temi specifici invece che su analisi generiche o articolazioni di lungo periodo. Al di là di qualsiasi lettura impressionistica, la macrosessione mira a riflettere sui temi più urgenti che riguardano il rapporto fra la città e le sue rappresentazioni tra cui, ad esempio: In che modo le rappresentazioni, dalla cartografia ai digital twin, contribuiscono alla costruzione della città? Quale ruolo giocano i punti di vista relativi allo spazio della rappresentazione grafica nel processo di analisi e conoscenza? Quali pratiche, attori e media contribuiscono alla definizione visuale della città e della sua storia? Che ruolo svolgono le manipolazioni, i riusi, le contaminazioni introdotte dagli utilizzatori delle immagini?


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– La narrazione visuale della città e il suo impatto sul costruito

– Metodi di rappresentazione della città fra storia e progetto

– Manipolazioni, usi e riusi delle immagini urbane

– Il disegno di progetto fra storia della rappresentazione e del rilievo

– La città e i punti di vista nello spazio della rappresentazione grafica

– Immagini di città, retoriche e costruzioni identitarie

– Autori e processi delle rappresentazioni della città

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7. Il farsi della città: storie, processi, sostrati

Veronica Balboni (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Rita Fabbri (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Marco Mulazzani (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Giorgia Sala (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Renata Samperi (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura), Stefano Zaggia (Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale)

Le città sono strutture stratificate e aperte, esito di processi che, nel loro farsi, producono organismi costituiti da parti diverse e caratterizzati da una molteplicità di immagini. La macrosessione intende sollecitare riflessioni sulla città per cogliere la complessità sottesa alla sua immagine, ponendo attenzione ai processi formativi e trasformativi che ne definiscono la realtà fisica. Una tale lettura presuppone approcci interdisciplinari, al fine di favorire sinergie tra differenti punti di vista, e indagini a diverse scale, dall’insieme urbano agli elementi di dettaglio. L’obiettivo dell’ambito di ricerca proposto è quello di svelare e raccontare, attraverso l’analisi di aspetti e componenti del paesaggio delle città, storie di cose, fenomeni, persone, dispiegando prospettive di conoscenza e memoria per il futuro.


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

– Sostrati della città: infrastrutture, reti, percorsi

– Forme della città: spontanea, pianificata, entropica

– Contesti culturali, attori e strategie della committenza

– Modi, luoghi e procedimenti del progetto e della costruzione della città

– La parte per il tutto: strade, piazze, angoli urbani

– Tra natura e artificio: spazi e organizzazione del verde e dell’acqua

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8. La città dilatata e la città contratta

Monica Esposito (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Architettura e Disegno industriale), Elena Manzo (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Architettura e Disegno industriale), Massimiliano Savorra (Università di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura)

Quali architetture storiche, quali memorie di vita, quali spazi – segnatamente, industriali – hanno influito nelle trasformazioni contemporanee? Nella storia di una città i momenti della fondazione, della crescita e di una eventuale decrescita non sono nella realtà mai disgiunti. Tuttavia, frequentemente, i riflessi sulla struttura urbana – a scala architettonica o territoriale -delle periodiche fasi di declino sono spesso ignorati nelle loro riflessioni e sullo spazio della collettività; ciò risulta ancora più evidente in quelle città legate al fenomeno industriale o post-industriale. Nelle diverse tipologie di comportamento, di contro, è possibile individuare alcune linee di evoluzione che sembrano trasversali rispetto alle singole specificità di insediamento, e quindi intrinsecamente riconoscibili come costanti legate al tema del binomio espansione/contrazione, tanto da costituire terreni aperti di riflessione e confronto, dove ciò che andrebbe messo in discussione non è tanto il passaggio dall’economia industriale a una città postindustriale, ma piuttosto le modalità e l’approccio culturale per preservare il senso del patrimonio storico, rivalutandolo.


Più specificamente, la macrosessione comprende (ma non si limita a) i seguenti temi:

Città fluide, città continue, città tematiche, patchwork cities, globalizzazione e deindustrializzazione, città in contrazione, città dense, città nomadi, città ai margini

– Luoghi dell’inclusione, ghetti, sobborghi e conurbazioni

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L’XI Congresso AISU (Ferrara, 13-16 settembre 2023) è organizzato