Le lingue ufficiali del Congresso sono italiano, inglese, spagnolo e francese


1. Città e migrazioni

Elena Manzo (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Architettura e Disegno industriale), Donatella Strangio (Sapienza Università di Roma, Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza), Vincenzo Todaro (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Stefano Zaggia (Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale)

La presenza di gruppi di “forestieri”, il loro stanziamento all’interno della compagine cittadina o la loro rapida transizione e i relativi effetti nella storia delle città saranno oggetto di riflessione nell’ambito della macrosessione 1. Città e migrazioni. La macrosessione intende ragionare tra l’altro sui margini spaziali o simbolici dove le comunità si incrociano, entrano in conflitto o convivono, sulla loro conservazione /alterazione /distruzione, sulla nascita di enclave o di forme di ghettizzazione, ma anche sulle opportunità generate nella storia delle città dalla presenza di stranieri.


2. Città e poteri

Marco Folin (Università di Genova, Dipartimento Architettura e Design), Emma Maglio (Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Architettura), Francesca Passalacqua (Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Ingegneria), Federica Scibilia (Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura), Domenica Sutera (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura)

Nel loro insediamento o nella definizione di competenze, norme e rituali, i poteri civici (municipali, religiosi, statali, finanziari) hanno promosso una più o meno rigida ripartizione. Inevitabili, tuttavia, sono stati gli incroci e le sovrapposizioni che hanno generato: spazi ad hoc o nuove forme di uso dello spazio; regolamenti e norme, ma anche usanze e rituali connessi all’esercizio del potere o alla sua manifestazione e celebrazione. Tali incroci e intrecci nella storia delle città, e la loro leggibilità attuale, anche attraverso forme di aggregazione esplicita quali rotte culturali e siti seriali o connessioni culturali meno strutturate, saranno affrontati nell’ambito della macrosessione 2. Città e poteri.


3. Città e reti di città, commerci, fiere e mercati

Ludovica Galeazzo (Università degli Studi di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica), Paola Lanaro (Università Cà Foscari Venezia), Barbara Lino (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Luca Mocarelli (Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Economia, metodi quantitativi e strategie d’impresa), Gaia Nuccio (Università Kore di Enna, Dipartimento di Ingegneria e Architettura)

Le città portuali, le città di confine o quelle collocate nelle direttrici dei lunghi percorsi sono da sempre nodi di connessione e di interazione che hanno favorito aggregazioni, commerci e scambi. La macrosessione 3. Città e reti di città, commerci, fiere e mercati si propone come spazio di confronto per riflessioni sugli apparati formali e normativi che hanno controllato tali relazioni, tra città e all’interno delle città, ma anche i cambi di valuta, la gestione dei prezzi, la definizione dei luoghi urbani adatti a questi scopi (logge, fondaci, dogane); si invita, inoltre, a considerarne gli sviluppi recenti, che hanno visto la trasformazione di tali vocazioni storiche in patrimonio culturale.


4. Città multiculturali e multireligiose

Giovanni Cristina (Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo), Cristina Cuneo (Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio), Andrea Longhi (Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio), Fulvia Scaduto (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura)

La macrosessione 4. Città multiculturali e multireligiose intende affrontare gli aspetti più propriamente inerenti la sfera culturale-devozionale, con relativi intrecci, convivenze e sovrapposizioni, nell’ambito di compagini urbane mutevoli e composite, esito di incontri, passaggi e trasferimenti di singole personalità di rilievo o di gruppi sociali o di potere, attratti da istituzioni o aggregazioni informali, culturali e religiose; in tale ambito, la città può essere crocevia di spiritualità espresse da confessioni o religioni diverse, ma anche crocevia di diverse spiritualità e stili di vita che si intrecciano all’interno di una medesima confessione.


5. Città e spazi della versatilità

Giuseppe Abbate (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Annalisa Giampino (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Andrea Maglio (Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale), Elena Svalduz (Università degli Studi di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica)

In un’accezione più ampia, il tema del crocevia include anche gli aspetti di mutevolezza e poliedricità delle città storiche e dei loro spazi, che, nel corso del tempo, nelle diverse stagioni o perfino nelle diverse ore del giorno, vedono avvicendarsi diversi gruppi e attività, in un incrocio costante o legato a specifiche tappe di sviluppo o trasformazione dell’organismo urbano. Tali aspetti saranno affrontati nell’ambito della macrosessione 5. Città e spazi della versatilità.


6. Città crocevia di idee e realizzazioni urbane; il crocevia e gli impianti preordinati nel progetto della città

Maria Sofia Di Fede (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Manfredi Leone (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Heleni Porfyriou (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale Roma), Guido Zucconi (Università Iuav di Venezia)

Le città rappresentano, de facto, il teatro di dibattito sullo sviluppo urbano, configurandosi come crocevia di idee progettuali e della loro attuazione. Per altro verso, in molte occasioni e in diversi contesti, il crocevia si è materializzato nel disegno stesso della città e nella sua struttura formale, tanto nei processi di crescita, di rigenerazione, risanamento o riconfigurazione (anche in chiave simbolica), quanto in quelli di creazione ex-novo. Tali aspetti saranno esplorati nell’ambito della macrosessione 6. La città crocevia di idee e realizzazioni urbane; il crocevia e gli impianti preordinati nel progetto della città.


7. Città crocevia di esperienze, materiali e tecnologie e luoghi di interscambio di cultura tecnica

Zaira Barone (Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura), Alfredo Buccaro (Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Architettura), Marco Pretelli (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento di Architettura), Ines Tolic (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento delle Arti)

Le città rappresentano storicamente anche luoghi di scambio di esperienze tecniche tra ambiti territoriali diversi, luoghi nei quali in genere vengono “importati” e sperimentati nuovi materiali, modi nuovi di progettare e di realizzare edifici e architetture, sia in termini di nuove costruzioni, sia in quello di interventi sull’esistente. La macrosessione 7 Città crocevia di esperienze, materiali e tecnologie e luoghi di interscambio di cultura tecnica, vuole raccogliere studi e ricerche che evidenzino tale caratteristica dei centri urbani.


Il XII Congresso AISU (Palermo, 10-13 settembre 2025) è organizzato da