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Un programma di esperienze e visite guidate accompagna i congressisti nei luoghi della città in cui il paesaggio urbano e le comunità locali hanno sviluppato forme di adattamento, trasformazione e resilienza. Le attività riveleranno una Torino capace di reinventare le proprie vocazioni, dal medioevo fino alla contemporaneità più attuale.
Ogni visita ha un numero chiuso di 30 partecipanti, sulla base dell’ordine di prenotazione.

Per informazioni relative al Congresso scrivere all’indirizzo email torino2022@aisuinternational.net

Si ricorda che per partecipare è necessario aver prenotato la visita attraverso il modulo di registrazione al Congresso

Mercoledì 7 settembre
18.00 – 19.30
A. Il centro direzionale Lavazza
a cura di Rosa Tamborrino
 
Il centro direzionale Lavazza (La Nuvola), inaugurato nel 2018 e progettato da Cino Zucchi, ha ridisegnato una parte rilevante del quartiere Aurora, affiancando la realizzazione di un nuovo complesso e il recupero di significative preesistenze industriali. L’operazione, che si inserisce in un contesto sociale e urbanistico denso di tensioni e di potenzialità, ha innescato dinamiche di riqualificazione urbanistica e consente di immaginare nuovi spazi e attività per la periferia industriale storica della città. La visita sarà l’occasione per conoscere diversi aspetti dell’intervento e per discutere le sfide aperte di rigenerazione urbana.
Punto di ritrovo:

Lavazza, via Bologna 32

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B. Sguardi su Aurora 1. Il Poli per la rigenerazione delle periferie
a cura di Cristiana Rossignolo
 
Aurora è un quartiere di Torino molto complesso, ma anche ricco di capitale umano in grado di innescare piccoli processi di rigenerazione urbana tailor-made, promossi anche dal progetto AutoraLab del Politecnico di Torino-DIST (www.auroralab.polito.it). L’itinerario intende mostrare alcune interessanti esperienze del ricco tessuto associativo locale, attivato in questi anni per rispondere ai bisogni di chi abita il quartiere, e che hanno intercettato le risorse del progetto Europeo UIA-Tonite.
Punto di ritrovo:

Cecchi Point, via Cecchi 17

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C. Sguardi su Aurora 2. Pieni e vuoti, tra adattività e flessibilità
a cura di Francesca Bragaglia
 
Aurora è storicamente uno dei quartieri in cui l’industria novecentesca ha maggiormente plasmato il territorio. Oggi rimangono diversi vuoti urbani di quell’eredità industriale che, a differenza di altre aree della città, non ha ancora trovato una sua completa riconversione. Il progetto AuroraLab del Politecnico di Torino-DIST (www.auroralab.polito.it) si è interrogato sulle modalità di riuso adattivo di tali spazi, che certamente impatteranno sul volto del quartiere Aurora nei prossimi anni, e l’itinerario intende mostrare i luoghi delle scelte cruciali ancora da compiere.
Punto di ritrovo:

Cecchi Point, via Cecchi 17

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D. Dal raddoppio del Politecnico a Porta Susa. Una storia urbana
a cura del gruppo INU Giovani Piemonte e Valle d’Aosta
 
L’itinerario, partendo dalle aree trasformate dal Politecnico negli ultimi due decenni e ancora in corso di trasformazione, si sposta alle Officine Grandi Riparazioni, per muoversi quindi al grattacielo Intesa-San Paolo e alla nuova stazione di Porta Susa, dove si concluderà la visita.
Punto di ritrovo:

Politecnico di Torino, corte aule I

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E. La Cappella della Sacra Sindone
a cura di Marina Feroggio e Cristina Cuneo
 
La Cappella della Sindone, opera straordinaria di ingegno e capacità portata a compimento dall’architetto teatino Guarino Guarini (1624-1683) è stata oggetto di un lungo e complesso restauro architettonico e strutturale dopo che l’incendio del 1997 ne aveva quasi completamente compromesso la conservazione. Un esempio di adattività di un’architettura cruciale per la comprensione della cultura architettonica da cui è scaturita. La visita (costo 13 € a persona, dalle 18 alle 18:45) sarà guidata dall’arch. Marina Feroggio, coordinatrice delle fasi conclusive del progetto di restauro. 
Punto di ritrovo:

piazzetta Reale, inresso Musei Reali

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F. Un complesso episcopale adattivo e assertivo
a cura di Andrea Longhi
 
L’area sottostante la cattedrale e il palazzo Reale conserva la stratificazione del complesso episcopale paleocristiano e medievale, adiacente al teatro romano e rasato nel 1492 per lasciar spazio al cantiere roveresco. L’itinerario prevede la visita agli scavi archeologici nella chiesa inferiore del duomo (attuale Museo Diocesano di Torino: ingresso ridotto 7 € a persona) e la lettura degli spazi urbani adiacenti.
Punto di ritrovo:

piazza San Giovanni, ingresso Museo Diocesano

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G. Patrimonio religioso nel centro storico di Torino: flessibilità e adattamenti
a cura di Giulia De Lucia e Francesco Novelli
 
La densa distribuzione di edifici di culto nel centro cittadino è la ragione dell’avvio, negli ultimi dieci anni, di un approccio adattivo all’uso di alcune chiese, e lo sviluppo di diverse strategie di valorizzazione e re-impiego del patrimonio religioso, altrimenti destinato a fenomeni di sottoutilizzo. L’itinerario toccherà alcune fra le principali chiese del centro storico di Torino (Santa Chiara, Santi Martiri e altre) coinvolte da interventi e investimenti per attività di adattamento a usi più flessibili e vari, sensibili al contesto sociale urbano.
Punto di ritrovo:

via Garibaldi angolo via XX Settembre (chiesa della Trinità)

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H. Lingotto, Pinacoteca Agnelli e Pista 500 
a cura di Filippo De Pieri
 
L’edificio del Lingotto e le aree ad esso adiacenti rappresentano un osservatorio formidabile sulle crisi, le trasformazioni e gli immaginari di futuro che hanno toccato Torino nel corso dell’ultimo mezzo secolo. Dismesso nel 1982, il complesso industriale della Fiat è stato oggetto nel tempo di un complesso e stratificato programma di rigenerazione. Sulle aree ad esso prossime si sono concentrate a più riprese progettualità e investimenti, con un culmine simbolico negli interventi attuati per le Olimpiadi invernali del 2006. Da nessun luogo è possibile comprendere meglio questa storia straordinaria (anche nelle sue contraddizioni) che dalla pista sul tetto dell’edificio, già simbolo della Torino fordista e recentemente oggetto di un intervento di riassetto paesaggistico. Il tour include una visita guidata alla Pinacoteca Agnelli e agli spazi della pista (ingresso ridotto, 8 € a persona).
Gli iscritti al congresso AISU potranno beneficiare di un ingresso individuale ridotto alla Pinacoteca Agnelli e alla Pista (10 €) per tutta la durata del congresso.
Punto di ritrovo:

uscita stazione metro 1 “Lingotto” 

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I. Il Castello del Valentino 1: da delitia fluviale di corte a Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri
a cura di Valentina Burgassi, Alice Pozzati e Mauro Volpiano
 
Il Castello del Valentino, nel Seicento villa fluviale di Madama Cristina e parte della corona di delitie, fu oggetto di ingenti trasformazioni nell’Ottocento quando, non più residenza di corte, divenne Scuola di Veterinaria e poi Regia Scuola di Applicazione per gli ingegneri, sino a diventare la sede storica del Politecnico di Torino, modificando ogni volta la sua funzione e adattandosi alle esigenze nel tempo. L’itinerario di un’ora prevede la visita alle sale del piano nobile con stucchi e affreschi, della sala delle colonne e della cappella al pian terreno, secondo le indicazioni previste*.
Punto di ritrovo 1:

ore 18:20 presso la Portineria del Castello
(a cura di Valentina Burgassi)

Punto di ritrovo 2:

ore 18:35 presso la Portineria del Castello
 (a cura di Alice Pozzati)

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